Dichiarazione UPF Giornata Internazionale della Pace 2013
Dichiarazione UPF in occasione della Giornata Internazionale delle Nazioni Unite per la Pace 2013: Educazione alla Pace
È nella mente dell’uomo che devono essere costruite le difese della pace. Ognuno di noi infatti viene formato e guidato, direttamente o indirettamente, dai propri genitori, insegnanti, amici, colleghi. E le nostre azioni derivano dai nostri pensieri, idee, valori, emozioni e desideri. Attraverso la formazione e l’educazione sviluppiamo competenze, conoscenze e, si spera, intuizione e saggezza. La pace può emergere solo sulla base dell'educazione, che genera la consapevolezza dei suoi vantaggi e dei suoi valori rispetto agli svantaggi del conflitto e della guerra.
In occasione della Giornata Internazionale della Pace 2013, la UPF offre le seguenti raccomandazioni a sostegno del tema "Educazione alla Pace":
La Famiglia: La famiglia è la scuola primaria originale. È in essa, grazie al rapporto con i genitori, i nonni, i fratelli e la famiglia allargata, che si apprendono la lingua, i valori, l'etica, la religione, le informazioni essenziali per la sopravvivenza e il corretto rapporto con gli altri. Quando in essa c'è la consapevolezza dell’importanza dell’educazione e, soprattutto, dell’educazione morale o del carattere, la famiglia diventa una scuola di pace.
Educazione del carattere: Oggi i sistemi scolastici sono focalizzati sullo sviluppo delle capacità professionali e delle competenze necessari per il lavoro; la formazione scolastica però deve dare enfasi anche alla formazione morale e all'educazione del carattere. L'educazione cioè deve rivolgersi sia all’aspetto culturale e pratico sia alla formazione interiore.
La Scuola: Oltre che limitarsi a trasmettere nozioni, è necessario che la scuola si occupi di trasmettere anche la guida morale e spirituale che viene dalla letteratura classica, tra cui le sacre scritture. La pace, infatti, non può essere realizzata esclusivamente con la tecnologia: essa si basa sulla trasformazione interiore delle persone, che devono abbandonare l’egoismo, l’avidità e la malvagità per abbracciare la benevolenza, la generosità e l’autodisciplina. Dalle elementari all'università, deve offrire dei corsi che in modo rispettoso e oggettivo spieghino le grandi idee religiose e le grandi figure spirituali della storia, proprio come oggi studiamo le opere d’arte e la letteratura delle grandi civiltà.
Istruzione interreligiosa: il dialogo, la comprensione e la cooperazione tra le fedi sono essenziali per la pace. Finché ogni religione assumerà un atteggiamento pregiudiziale verso le altre, la pace non potrà essere raggiunta. Sia il sistema famigliare che il sistema scolastico devono coltivare lo spirito interreligioso e il rispetto reciproco. È necessario superare l’analfabetismo religioso e interreligioso, perché questa ignoranza favorisce il fanatismo, la discriminazione e la violenza.
Pace e sicurezza: È importante che il pubblico sia informato quanto più possibile sui fattori e i problemi sottostanti ai conflitti in corso nel mondo. È necessario organizzare forum e simposi che, assieme a pubblicazioni che includono varie prospettive ben informate, contribuiscano allo sviluppo di posizioni equilibrate e ragionevoli sui temi critici del nostro tempo.
Ci auguriamo che queste proposte vengano tenute nella massima considerazione a tutti i livelli; reputiamo infatti che costituiscano una proposta valida e indispensabile per iniziare a costruire un futuro senza conflitti per il mondo intero.