Malta 21 ottobre 2013

Quando l’autunno si stava avvicinando tingendo di caldi e vivaci colori le verdi foglie danzanti nella dolce atmosfera poggiandosi gentilmente sulle strade bagnate italiane, a Malta padroneggiava ancora l’aria calda e umida dell’estate con i raggi del sole che accoglievano e riscaldavano tutti coloro che provenivano da paesi che da tempo avevano congedato l’amata stagione.

 

A Qawra, un piccolo paesino di Malta costeggiato sul mar Mediterraneo, il 21 Ottobre 2013 iniziò il progetto “Creating Change” ideato e realizzato dalla Youth UPF Europe.

Il progetto era un seminario dedicato alla formazione dei giovani partecipanti sui pilastri della società toccando argomenti come il leader, l’eroe, team work e rivoluzione accompagnati poi da attività pratiche o discusioni e riflessioni di gruppo.

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I ragazzi, così, hanno potuto aver la possibilità di conoscersi a vicenda e di condividere le proprie esperienze di vita, le proprie considerazioni sulla società odierna e visioni ideali per avvicinarsi ad un futuro migliore.  

Le “lezioni” sono state offerte dagli stessi ragazzi che erano stati incaricati ad esprimere la loro opinione su specifici argomenti con attente ricerche approfondite. Vi era anche un insegnante inglese che ha insegnato principi di base sull’aspetto delle relazioni tra gli individui e nella società.

 All’ultima sessione del programma si è presentata l’occasione di realizzare mini-progetti proposti sul momento con un giorno di tempo in diversi ambiti come arte e musica, interviste su problematiche sociali a Malta (immigrazione, razzismo, segragazione), approfondimento su tradizioni religiose, sondaggio sull’ambito politico-economico, ecc.

Essi hanno potuto dare buoni frutti e creare soprattutto unità e collaborazione tra i membri dei gruppi instaurando un senso di armonia e fiducia.

Posso dire di aver avuto una meravigliosa esperienza, avendo la fortuna di stare in contatto con giovani di diverse nazionalità, cultura, religione, carattere e background.

L’atmosfera si era subito armonizzata dopo il primo giorno ed ho potuto imparare la sensibilità di ogni persona, sempre pronta a sostenere il prossimo senza troppi ripensamenti o e senza guardare l’identità superficiale delle persona.

“Diversità che si unisco per un unico scopo”: Unificazionismo, ho subito pensato.

Questo è l’ideale che ho potuto vedere con i miei occhi. Ed era davvero commovente vedere ragazzi con diversi modi di pensare, diverse opinioni riuscire ad incontrarsi nello stesso punto, per lo stesso scopo per cui erano lì, per avere una cambiamento nel mondo, per avere pace, armonia, felicità comune.

E se ci fosse stata qualche discrepanza o tensione cercavano subito di chiarire l’equivoco.

C’era rispetto per il prossimo, quindi sentivo grande libertà di espressione e condivisione, proprio perché avevano una mente molto aperta e sapevano ascoltare, apprezzare l’opinone altrui e a loro volta esprimerla.

Ringrazio dal profondo del mio cuore coloro che hanno investito molto in questo seminario e spero che possa ripetersi negli anni a seguire dando l’occasione ad altri giovani desiderosi di conoscere, di aprire la loro mente ed il loro cuore per fare, in un futuro prossimo, un cambiamento significativo nella realtà in cui viviamo.