Giustizia e pace: diritti da salvaguardare e promuovere
Maturità individuale e coesione nella coppia

Dal “Giornale di Monza” del 24 settembre 2013.

Evento. Centinaia di persone sabato hanno raggiunto piazza Trento.

Uniti per pregare per la pace.

“Sarebbe meglio dedicare 364 giorni alla pace e 1 solo alla guerra, più che il contrario.”
Sono le parole di Carlo Chierico, presidente della sezione di Monza e Brianza dell'UPF (Universal Peace Federation) che, in occasione della Giornata Internazionale della Pace istituita dall'ONU per il 21 settembre, ha voluto organizzare una celebrazione pubblica all'aperto tenutasi sabato sera in piazza Trento e Trieste.

 Alla presenza di molti monzesi giunti appositamente, ma anche di molti curiosi, si è tenuta una ormai tradizionale veglia interreligiosa di preghiera. Il coro sudamericano della parrocchia di San Carlo ha aperto la serata con canti particolarmente coinvolgenti, che lo stesso don Giancarlo, della diocesi di Milano, ha definito “molto toccanti: ci insegnano che ognuno di noi deve cambiare qualcosa, ricordando che la religione, in particolare, è tutt'altro che motivo di guerra”.

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Giunti per l'occasione alcuni esponenti delle varie fedi e comunità del territorio, come don Pierluigi Boracco, docente nella Facoltà Teologica dell'Italia settentrionale, Emy Blesio, spiritualista e scrittrice, e due monaci buddisti: il monaco Antonio, del Centro Studi Tibetani di Milano e Ashin . Quest'ultimo, un birmano ora profugo in Germania che nel 2007 partecipò alle rivolte dei monaci contro il regime militare del Myanmar, ha ribadito che “ogni giorno l'aspirazione alla pace deve essere rinnovata”, concludendo il suo intervento con un canto tipico buddista.

L'evento ha goduto del patrocinio del Comune e durante la serata è intervenuto anche il Sindaco Roberto Scanagatti, che ha tenuto a sottolineare quanto la vera anima della città sia aperta alle diverse realtà. “Dobbiamo assumere come principio che le culture uniscono, non dividono – ha detto – per quanto riguarda il Comune, è stato del tutto naturale sostenere anche questa nona edizione dell'appuntamento per la pace, un tema verso cui siamo tutti sensibili”.

Tutti, a maggior ragione i giovani. A loro in particolare è dedicata questa edizione 2013, il cui tema indicato dalle Nazioni Unite è quello dell'educazione. Chierico lo ha così commentato: “ sono i giovani che possono fare di più in questo: è importante che le istituzioni li aiutino a coltivare il principio della pace anche nel rispetto verso gli altri.”

 L'articolo e le foto sono di Francesca Salamino

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