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Giustizia e pace: diritti da salvaguardare e promuovere
Maturità individuale e coesione nella coppia

20 Aprile 2012 – Milano, Casa delle Culture del Mondo.  In  collaborazione con la Provincia di Milano si è svolta  la serata sul tema “ La Primavera araba tra speranze ed incognite”. L’incontro si è aperto con una breve introduzione dell’arch. Ruggero Bugnoli della Provincia di Milano, che oltre ad illustrare brevemente la funzione della Casa delle Culture del  Mondo ha auspicato la continuazione della collaborazione con la UPF - Universal Peace Federation, Milano.

La Dr.ssa Enza Cammi, Segretario Generale della sezione  Milanese della UPF, ha presentato la visione  della UPF, il cui impegno per la pace ha ottenuto importanti riconoscimenti in molte parti del mondo.

 

Lo  scopo di questo incontro è stato quello di fornire, attraverso un confronto aperto, nuovi spunti per individuare le tendenze ed il senso di tale fenomeno.
Infatti, ad un anno di distanza dall’inizio della Primavera Araba,  non è semplice cogliere una visione chiara ed obiettiva di questo processo, che ha sconvolto gli assetti politici di diversi paesi. I relatori, esperti conoscitori della realtà del mondo arabo,  con estrema chiarezza hanno accompagnato il pubblico in sala a comprendere  questa nuova fase che sta vivendo  il mondo arabo.  La Dr.ssa Dounia Ettaib, Presidente Donne Arabe in Italia, ha sottolineato il ruolo delle donne nella Primavera araba, molte delle quali hanno dato un contributo importante. Ha inoltre illustrato molto brevemente  l’importanza della figura femminile nella tradizione islamica.

 

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La Prof.ssa Renata Bedendo, Teologa ed arabista, nel suo intervento, ha parlato della propria esperienza al Cairo dove, recatasi in varie occasioni,  afferma  di aver vissuto un pezzetto di storia. Il Prof. Emilio Asti, docente universitario ed esperto di cultura orientale, analizzando i diversi aspetti del fenomeno, ne ha messo in risalto la componente spirituale, spesso trascurata in Occidente, passando in rassegna la situazione dei vari paesi arabi. Ha inoltre  sottolineato che  il fondamento dell’islam, così come di qualsiasi altra religione, è basato  sulla Pace, un percorso  che inizia  dentro ognuno di noi. Infine, l’ultimo intervento da parte del Dr. Mohnsen Mouelhi, è stato centrato sulla vicenda della Tunisia, paese di origine del relatore, il quale raccontando vari episodi della propria vita ha illustrato diversi aspetti della complessa situazione  tunisina.
Dall’incontro è emerso una realtà complessa, ricca di sfide ed incognite, vissute tra speranze  ed inquietudini. La speranza  porta con sé non solo un cambiamento politico, ma anche un rinnovamento spirituale che trova le sue radici in valori universali , in cui la dimensione materiale e quella   spirituale possano convivere in armonia ed in ottemperanza all’insegnamento delle diverse tradizioni religiose.  Termini come rispetto, dialogo, condivisione, convivenza e perdono hanno caratterizzato gli interventi di ogni relatore, i quali hanno travato nel motto della Universal Peace Federation “Un’unica famiglia umana sotto un unico Dio” il fondamento ed il collante per realizzare una pace vera e duratura.

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