Giustizia e pace: diritti da salvaguardare e promuovere
Maturità individuale e coesione nella coppia

TORINO- 14 Gennaio 2012

Manifestazione della UPF di Torino - Centro Polivalente “+ Spazio Quattro” Sala “+mente” Via Saccarelli, 

Nel pomeriggio di sabato 14 gennaio 2012, dalle ore 16 alle ore 20 si è svolta la prima manifestazione della UPF-Torino del nuovo anno, presso la sala di Via Saccarelli 18 a Torino.

E’ stato un ulteriore contributo alla costruzione in Italia del “Consiglio Nazionale per la Pace”, con la speranza possa formarsi anche a livello locale a Torino. Il convincimento comune è che possa avere un ruolo importante di “incubatore” di nuove iniziative per la dimensione nazionale e non solo .

 

Presenti, oltre ad alcuni membri del consiglio direttivo della sezione locale dell’UPF, diversi ambasciatori di Pace e nuovi amici ai quali il “progetto” in discussione ha destato sufficiente interesse da motivarli a dedicare mezza giornata del loro tempo libero. In totale una trentina di partecipanti di varie estrazioni professionali, sociali e vocazionali, rispondendo ai criteri di base del progetto.

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Il programma si è svolto in due momenti distinti.

Un primo momento informativo – con la presentazione di un filmato introduttivo dell’UPF e del progetto in questione cui è seguito un accurato ed appassionato approfondimento del progetto del “Consiglio per la Pace” da parte del Presidente di UPF Torino. Nella parte conclusiva una testimonianza dell’Ing. Domenico Gennaro, ambasciatore di pace della UPF-Torino, che ha avuto occasione di partecipare a diverse iniziative UPF sia nazionali che internazionali nel corso del 2011. In particolare a Marzo e poi ancora a Settembre 2011 a Ginevra, presso la sede ONU; poi ancora a Dicembre presso la “Camera dei Lord” a Londra, sempre in occasione delle “Conferenze Europee sulla Leadership” (ELC) dove ha potuto constatare la grande e vibrante energia motivante comune che sorge in questi incontri. Ha potuto testimoniare come i diversi gruppi di lavoro e discussione, organizzati nel corso di queste conferenze europee, siano molto costruttivi nel fornire materiale e ragioni d’azione da parte di tutti gli “operatori di pace”.

Dopo un breve intervallo, ricco di scambi e dibattiti interpersonali, è iniziata la seconda parte dell’incontro dedicata a raccogliere pareri e suggerimenti da parte dei partecipanti sul progetto “Consiglio di Pace” e la loro eventuale disponibilità collaborativa o meno. Elenchiamo qui di seguito i principali interventi.

AdP. V. Ionadi – Ha criticato l’ONU ed espresso scetticismo sui propositi di pace a quel livello. Così come sulla eventualità dell’unità tra fede e politica. Le religioni dividono. La spiritualità può unire e portare la pace. Considerazioni sulla pace e criminalità.

Dr. Alessandro Forno- Dove c’è il “libro” non c’è la spada. Necessità della separazione tra stato e chiesa. Rappresentante della Comunità Buddista Sokkagakai di Torino – Dichiara Identità di visione sulla pace senza entrare sugli elementi specifici della proposta. Riferisce poi di altre relazioni ecumeniche, su iniziative analoghe, con comunità di S. Egidio e Amnesty International.

AdP. Lucetta Sanguinetti. – Esponente della “fabbrica della pace”. Sottolinea punti rilevanti della proposta e la necessità di “utilizzare” il conflitto per la trasformazione non-violenta. Il progetto di pace è si utopia ma è la molla che ci fa andare avanti. Riprendendo il primo punto della bozza esprime il “rischio” di escludere i non-credenti dal progetto. Chiede quindi se ci possa essere una “formulazione” dei principi che possa unire anche loro.

Iuki Abragams (“Comunità Osho”) – Ricerca sull’armonia. E’ d’accordo con Ionadi che le religioni dividono. Ma la spiritualità invece no. Bisogna ricercare per andare oltre le fazioni, ma anche “mettersi in gioco”. Non ci può essere “cambiamento” senza presupposti interiori di disponibilità.

Renato Angiono (Pastore Evangelico) Attenersi al Vangelo è la sua missione. Ripete anche lui che le religioni dividono. Bisogna trasformare il cuore dell’uomo. Definisce in breve andamento delle guerre e delle iniziative pacifiste. Ma secondo lui “solo Gesù può portare la pace”.

Dr. Antonio Piarulli - Esprime le sue “riserve” sulla mancanza di dialogo per portare la pace per tutti. Dr Stojanovic AdP. – Prima di tutto esprime la necessità di ricercare pace con se stessi prima di portarla ad altri. Perché nasce il conflitto? Su questo quesito manifesta la necessità di migliorare se stessi prima di poter proclamare e offrire la pace. Infine sono stati espressi gli auguri per il proseguimento dell’anno da parte del presidente dell’UPF di Torino Carlo Zonato, con l’invito per un prossimo incontro amichevole nel quale conoscersi meglio e mettere a punto le possibilità e modalità del Progetto; la data verrà comunicata più avanti.

Per l’UPF di Torino Il Segretario – Maurizio Evaristo

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